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La Mola di Oriolo
Conosciamo meglio la Mola di Oriolo.
- Alla Mola tutto ha un senso
- IGM Oriolo
Cari amici prepariamoci a vivere questa escursione, che speriamo possa diventare per tutti un po' speciale. Cammineremo in un territorio, tra pascoli, colline e il fiume Mignone, uno spazio che fin dai tempi più remoti bene si prestava allo sviluppo dell'insediamento dell' uomo e ove poteva porre in essere facilmente le attività agricole e pastorali e difendere i propri insediamenti grazie alle difese naturalmente create dalla conformazione morfologica tipica di quest'area. Anticamente il paesaggio era tutto caratterizzato da una fitta selva che, con il passare del tempo e in seguito ai disboscamenti, cambiò radicalmente lasciando il posto alle coltivazioni, al pascolo ed all’allevamento del bestiame. Questo è il Pascolaro di Oriolo dove è facile incontrare, ancora oggi, greggi di pecore, vacche maremmane al pascolo e cavalli che godono di questa libertà di passo.
Qui vicino passava un diverticolo della via Clodia, di cui rimangono alcuni tratti di basolato, che arrivava all’area archeologica etrusca di Fontiloro nel comune di Vejano.
La presenza di acqua creò le condizioni per lo sviluppo di un’area produttiva nel Cinquecento con la costruzione di una mola. Così nel 1591 Giorgio Santa Croce l’ideatore del borgo ideale di Oriolo Romano descriveva la mola nel documento “Descrizione dell’origine e principio del Castello detto Oriolo”: “... oltre di questo per comodità delli habitatori si è fatto una mola da grano, con una vasca da pugnar i panni de lana nel loco dove l’acqua del Biscione entra nel Mignone discosto dall’Oriolo due miglia e mezzo, e è bisognato serrare il fosso del Mignone con muro grosso in fondo palmi trentadue per alzar d’acqua palmi trentaquattro. Si è speso in questa fabbrica scudi duemila-duecento, e si suole affittar centosettantacinque rubie di grano”.
La mola funzionò così fino al 1911. Oggi l'area è gestita dall'Università Agraria di Oriolo Romano ed è meta di escursionisti e turisti che amano farsi il bagno nelle pozze sulfuree.
Cliccando qui potrai vedere alcuni scatti dei luoghi che attraverseremo e che forse, visto l'oscurità, non vedremo con gli occhi ma vivremo col cuore e tutti gli altri sensi.
E se vorrai fermarti al Campo Base gestito dagli Amici della Via Clodia Lacastellina15 in questo filmato ti suggeriamo dei luoghi da visitare facilmente raggiungibili della struttura.
Benvenuto tra gli Amici della Via Clodia.
L'uso delle carte tecniche regionali e delle carte IGM (Istituto Geografico Militare) è di fondamentale importanza per una vasta gamma di attività, tra cui escursioni, pianificazione urbana, gestione del territorio e ricerca scientifica.
Le carte tecniche regionali forniscono dettagliate informazioni geografiche e topografiche su specifiche regioni, inclusi dettagli su sentieri, corsi d'acqua, confini amministrativi e altri elementi rilevanti per l'ambiente circostante. Queste carte sono particolarmente utili per pianificare escursioni, permettendo ai visitatori di individuare percorsi, valutare l'accessibilità e comprendere meglio il paesaggio che intendono esplorare.
Le carte IGM, prodotte dall'Istituto Geografico Militare italiano, sono estremamente dettagliate e forniscono informazioni topografiche su scala nazionale. Queste carte sono utilizzate per analisi geografiche approfondite, pianificazione territoriale e progetti di ingegneria civile e militare. Sono fondamentali anche per attività di ricerca scientifica e per la gestione del territorio.
Insieme, le carte tecniche regionali e le carte IGM forniscono una panoramica completa e dettagliata del territorio, consentendo ai professionisti, agli escursionisti e ai ricercatori di orientarsi, pianificare e condurre le proprie attività in modo efficace e sicuro. La precisione e l'accuratezza di queste carte sono essenziali per una corretta comprensione e gestione del paesaggio naturale e antropizzato.
Visualizzazione carta tecnica regionale dell'area di Oriolo Romano